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Comunicato dei delegati alla Cassa Forense, Avvocati Enzo Nocilla eMarisa Annunziata.

La Cassa Forense è intervenuta a fianco del CNF per salvaguardare la dignità degli Avvocati e scongiurare la possibilità che, alla riduzione dei compensi minimi, corrisponda una contrazione del reddito medio della categoria professionale.

Infatti, la Cassa ha depositato, inei giorni scorsi, atto di intervento ad adiuvandum nel ricorso promosso dal CNF al Tar Lazio contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in relazione all’obbligatorietà delle tariffe minime, nonché al divieto di accaparramento della clientela sancito dal codice deontologico.

La difesa della categoria, di cui la Cassa è insieme al CNF la maggiore rappresentante istituzionale, costituisce anche una garanzia per il cittadino comune, che sa così di potersi rivolgere a legali competenti e di elevata professionalità, la cui attività non può e non deve essere soggetta al principio della mercificazione: un principio che verrebbe ulteriormente confermato dall’utilizzo improprio della pubblicità volta al procacciamento indiscriminato della clientela.

Allo stesso tempo la Cassa, sostenendo la tenuta reddituale dei propri iscritti garantisce, da un lato, se stessa e le proprie funzioni istituzionali sancite dalla Costituzione e, dall’altro, assicura ai propri iscritti, attraverso contributi pensionistici adeguati, un futuro dignitoso.

L’intervento ad adiuvandum è sembrato ancor più doveroso per non rendere vana la sensibilità della Cassa a sostegno del mondo dell’Avvocatura, in ultimo con l’adozione di un innovativo welfare forense, che tiene conto anche della crisi economica globale e dei riflessi negativi sull’esercizio
della professione.